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Cos’è la zona scolastica

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zona scolastica

Il “Decreto Rilancio”120, D.L. n. 34/2020 ed il “Decreto Semplificazioni”118, D.L. 76/2020, hanno portato dei cambiamenti importanti al Codice della Strada (al contrario di cosa ne dice Salvini vedi articolo qui) per favorire la mobilità ciclistica quando la pandemia ha reso difficile utilizzare i mezzi pubblici e si prevedeva il rischio di un aumento del traffico automobilistico privato.
Nei link di seguito si parla di altre norme inserite nei decreti citati
Cos’è una casa avanzata
Cos’é una corsia ciclabile

A questo link si può scaricare un piccolo Vademecum delle Zone Scolastiche

Parte dell’articolo è tratto da una pubblicazione del Centro Studi FIAB Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta

Zona Scolastica, art 3 comma 1 n. 58-bis del Codice della Strada

Cos’è
È una zona urbana in prossimità delle scuole in cui è garantita una particolare protezione dei ciclisti e dei pedoni, delimitata lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e di fine. Nelle zone scolastiche urbane può essere limitata o esclusa la circolazione, la sosta o la fermata di tutte o di alcune categorie di veicoli, in orari e con modalità definiti con ordinanza del sindaco
A cosa serve
Favorisce la mobilità pedonale e ciclistica diffusa nelle strade vicino alle scuole, garantendo maggior sicurezza ragazze e ragazzi
In che cosa si differenzia dalla “zona 30” e dalla “zona strada residenziale”?
Mentre in generale la “zona 30” e la “strada residenziale” sono a carattere permanente, la zona scolastica potrebbe avere regolamentazione differenti nelle ore della giornata e nei giorni dell’anno
Dove può essere realizzata
Su tutte le strade urbane locali e di quartiere, pertanto su tantissime strade, e a protezione di tutti i livelli di scuola, dall’asilo nido all’università
Vantaggi
Con questo nuovo provvedimento la rete ciclabile si estende facilmente a tutta la città e per la sua realizzazione non sono richiesti spazi aggiuntivi da dedicare alle biciclette, semplicemente sulle strade scolastiche le auto danno la precedenza alle biciclette e ai pedoni. Le strade scolastiche favoriscono anche la mobilità pedonale fuori dal dai marciapiedi quando inadeguati, inesistenti o semplicemente per migliorare la pedonalità di gruppo da e verso le scuole
Proposta per l’attuazione immediata
In attesa che il ministero indichi la segnaletica prescrittiva si potrebbero già attuare istituendo il limite dei 30 km/h o inferiore, con l’aggiunta di segnale di pericolo generico che riporti le parole zona scolastica. Oppure utilizzare la segnaletica di zona residenziale con pannello integrativo che precisi le modalità della gestione del traffico nella zona scolastica. Altra possibilità istituire il divieto di accesso nelle fasce orarie d’ingresso e uscita degli studenti con esclusione delle biciclette

Le immagini davanti le scuole negli orari di entrata ed uscita come quelle qui sopra sono fin troppo familiari: i genitori, sempre molto attenti a segnalare ogni disagio e anomalia che riguardano i propri figli durante la vita scolastica, non si fanno scrupoli ad intasare le strade nei pressi degli istituti scolastici. In questo modo creano pericolo per i loro stessi figli e per tutti gli altri utenti deboli della strada, fanno respirare aria inquinatissima ai bambini e ragazzi come se fossero in una camera a gas e, oltretutto, creano grossi problemi alla circolazione in tutta la zona.
Per il ritardo che naturalmente si accumula negli ingorghi stradali coloro che devono recarsi al lavoro dopo aver lasciato i figli a scuola si affrettano con le loro automobili omettendo precedenze, superando abbondantemente i limiti di velocità urbani creando così notevoli pericoli per se stessi e per gli altri. Senza parlare delle ricadute che lo stress genera perché subito dopo c’è la spasmodica ricerca di un parcheggio nei pressi del luogo di lavoro.

Le due vignette che seguono sono ironiche, ma desolanti