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Il Governo vuole tagliare 400 mln destinati alle ciclovie

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Dopo la pausa ferragostana nella pubblicazione di post e riflessioni torno con la stessa preoccupazione con cui ho lasciato: il governo italiano, oltre all’approccio assolutamente dilettantistico che ha circa l’economia e la finanza, ha messo a serio rischio SOLO 400 mln destinati alle ciclovie turistiche.

Dopo aver scomodato la Venere botticelliana siamo andati incontro ad un’estate turisticamente deludente, a quanto pare: in attesa di dati più precisi possiamo solo constatare che sono solo chiacchiere gratuite quelle che sentiamo circa lo sviluppo turistico.
Ammesso che vogliamo inseguire i risultati della Spagna, e c’è da discutere se convenga puntare sul primato dell’industria turistica sul resto dell’economia, dovremmo quantomeno imitarla. La Spagna ha incrementato il turismo ottenendone il 14% del proprio PIL perché è capace di offrire non solo mare, ma città e territori più vivibili e accoglienti: in questo hanno avuto un ruolo fondamentale città come Barcellona, Siviglia, Madrid, Bilbao che, guardacaso, hanno fatto della mobilità sostenibile un obiettivo primario.
In Italia abbiamo servizi turistici scadenti, investimenti e innovazioni nel settore decisamente più bassi rispetto a tutta l’Europa.

Perdipiù tagliamo fondi per il cicloturismo!
Chiedete pure alla Regione Trentino Alto Adige cosa realizza con il cicloturismo.

Per evitare questo taglio di 400 mln per le ciclovie turistiche FIAB Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, Legambiente, Clean Cities Campaign, Milano Bicycle Coalition, ISDE Italia Associazione Medici per l’Ambiente, Fondazione Michele Scarponi, hub.MAT, Salvaiciclisti hanno manifestato una forte preoccupazione di fronte alle scelte del Governo.

C’è da aggiungere che la Legge 2 del 2018 “Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica” ha adottato la rete Bicitalia di FIAB: guarda questo link per saperne di più.

Qui il link alla pagina relativa al taglio dei fondi per le ciclovie del sito web della FIAB.

Qui il link per scaricare l’opuscolo gratuito “Bicitalia. 20 Ciclovie per 20 Regioni”

Qui il link per scaricare la Mappa Ciclovie Bicitalia, in formato pdf ed. 2022

Di seguito la comunicazione della Regione Emilia Romagna al Governo, per avere un esempio di cosa si andrebbe a toccare con l’eventuale provvedimento.
PNRR. EMILIA-ROMAGNA PROTESTA: GOVERNO CI DIMEZZA FONDI PER CICLOVIE
02 agosto 2023, 16:52 (San/ Dire)
TAGLIATI 23 MLN SU 45; CORSINI: COSÌ È IMPOSSIBILE COMPLETARLE
(DIRE) Bologna, 2 ago. – La rimodulazione del Pnrr prevista dal Governo finisce per dimezzare i fondi destinati all’Emilia-Romagna per le ciclovie nazionali: Sole, Vento e Adriatica. Un taglio di quasi 23 milioni di euro sui 44,7 previsti. A denunciarlo è l’assessore regionale alle Infrastrutture, Andrea Corsini. “Togliere i fondi del Pnrr per le ciclovie nazionali è un fatto molto grave- afferma- che penalizza chi, come la nostra Regione, sta lavorando attivamente da tempo per la loro realizzazione ed è perfettamente nei tempi per chiudere i cantieri entro il 2026”. Con il definanziamento proposto dal Governo, per l’Emilia-Romagna diventa quindi “di fatto impossibile completare opere importanti dal punto di vista ambientale e turistico”.
In regione, segnala Corsini, “i Comuni hanno già in corso le progettazioni esecutive di tutti i progetti. Ravenna, solo per fare un esempio, ha già fatto un bando per sei milioni di euro e questo nonostante la terribile alluvione che a maggio ha interessato tutta la provincia. Perché in Emilia-Romagna siamo seri: quando prendiamo un impegno, lo manteniamo”. Al Governo, quindi l’assessore chiede di “riconsiderare questa decisione o almeno di permettere a chi ha lavorato e sta lavorando bene di poter procedere con altre risorse certe e garantite, senza ulteriori ritardi”. Nel dettaglio, la revisione del Pnrr porta alla ciclovia Sole un taglio di 8,75 milioni di euro su un totale di oltre 18 milioni. Per la Vento la riduzione è di 7,8 milioni di euro su oltre 15 milioni, mentre per l’Adriatica il taglio è di 6,25 milioni di euro su un totale di 10,75 milioni.