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Pista polifunzionale o ciclovia?

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pista polifunzionale dell'Aterno

La prima cosa che mi sono sentito dire appena sono arrivato a L’Aquila è stata “puoi andare sulla pista ciclabile di Monticchio“: così, al primo giorno utile, salto in sella al mio fido destriero a pedali e mi avvio verso la meta indicatami.

Cerca cerca, ma ho dovuto chiedere indicazioni ad un ciclista di passaggio per imboccare via Adriana Graziosi che, dopo alcune centinaia di metri, presenta delle strisce di mezzeria discontinue ed una larghezza della carreggiata che le danno le sembianze di una pista ciclabile.
In quella stradina circolano persone che praticano la corsa, che passeggiano, che pedalano e, sorpresa delle sorprese!, persone in automobile!


Proseguendo fino al pericolosissimo incrocio con la SP 36 scopro un attraversamento ciclopedonale sul quale gli automobilisti sfrecciano senza ritegno a dispetto dei limiti di velocità di 30 Km/h. E scopro anche segnali stradali sulla “pista ciclabile”: rimango davvero interdetto e corro a casa a leggere il PUMS Piano Urbano di Mobilità Sostenibile del Comune dell’Aquila che afferma che è stato realizzato un primo tratto della “pista polifunzionale dell’Aterno”, un tratto compreso tra l’immediata periferia della città dell’Aquila e Monticchio. Proprio quella!

Gli amici della FIAB Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta aquilana mi informano che la polifunzionalità deriva dalla promiscuità del tracciato che in quel tratto è una strada interpoderale: cioè ci sono poderi, proprietà private, case e terreni, a cui i proprietari hanno legittimamente diritto di accedere.

E allora quella è una ciclovia! Chiamatela con il suo nome!

La Legge 2 del 11 gennaio 2018 “Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica” classifica chiaramente le “ciclovie“, cioè quelle strade anche a basso volume di traffico che permettono la promiscuità tra le biciclette e i veicoli a motore come le automobili. [scarica qui la legge]
Un buon sistema di ciclovie, siano esse urbane o extraurbane ovvero integrate, è costituito da diversi segmenti raccordati che saranno descritti e segnalati con precisione, costruiti o messi in sicurezza e quindi legittimamente percorribili dal ciclista.
La stessa legge afferma ancora che, con riferimento ai parametri di traffico e sicurezza, si possono definire le seguenti categorie di segmenti stradali rilevanti per il ciclista:
1 Pista ciclabile e/o ciclopedonale: come da Codice della Strada.
2 Corsia ciclabile e/o ciclopedonale: come da Codice della Strada.
3 Pista/strada ciclabile in sede propria lontano dalle strade a traffico motorizzato In questo caso può essere usato il termine Greenway.
4 Sentiero ciclabile e/o Percorso natura: sentiero/itinerario in parchi e zone protette bordi fiume o ambiti rurali anche senza particolari standard costruttivi dove le biciclette sono ammesse.
5 Strade senza traffico: strade con percorrenze motorizzate inferiori a 50 veicoli/die.
6 Strade a basso traffico: strade con una percorrenza motorizzata giornaliera inferiore a 500 veicoli/die senza punte superiori a 50 veicoli/h.
7 Strada ciclabile o ciclostrada (o “strada 30”): strada extraurbana con sezione della carreggiata non
inferiore a 3 metri dedicata ai veicoli non a motore salvo autorizzati (frontisti, agricoltori) e comunque sottoposta a limite di 30 km/h. -> Itinerario Ciclopedonale: Art 2 C.d.S lettera F bis

Questa mattina 30 agosto 2023 FIAB L’Aquila ha accolto la mia segnalazione e ha inviato una lettera all’Amministrazione Comunale in cui si chiede una denominazione adeguata per il tracciato del progetto denominato “Pista polifunzionale nella Valle dell’Aterno e relativa valorizzazione ambientale” (Ciclovia dell’Aterno?) ed una altrettanto adeguata e funzionale (polifunzionale!) segnaletica.

Questa ciclovia, che attraverserà tutta la splendida valle aternina fino a Molina Aterno, sarà un attrattore turistico importante per il territorio anche se bisogna rilevare purtroppo che la legge 10 del 15/02/2023 della Regione Abruzzo sul turismo, entrata in vigore il 21 agosto 2023, si è dimenticata totalmente del cicloturismo.

Speriamo che l’Avv. Gianluca Santilli, nominato consulente per “la promozione e la valorizzazione del turismo sostenibile, con un’attenzione particolare al tema del cicloturismo” (come annunciato ufficialmente dalla Regione stessa il 13 luglio scorso) dia una svolta decisa alle insufficienti politiche cicloturistiche regionali.